Varicella party: la Regione stronca la proposta di una mamma no vax

Il 30 aprile una mamma no-vax ha pubblicato su Facebook l'annuncio di una festa a tema virus.

Varicella party: la Regione stronca la proposta di una mamma no vax
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Varicella Party: l’annuncio pubblicato su Facebook ha scatenato la rete.

Varicella party aperto a tutti

Il 30 aprile una mamma no-vax ha pubblicato su Facebook l’invito per un festa molto speciale: un “varicella party”. La partecipazione era aperta a tutti e l’idea di fondo era di far contrarre la malattia ai figlio in modo “naturale” così da permettere la formazione di anticorpo senza dover ricorrere al vaccino. Questa iniziativa non è tanto singolare. Era già stata promossa un’idea del genere e lo scorso anno esisteva addirittura una pagina su Facebook chiamata “Gruppo segnalazioni malattie esantematiche”, poi rimossa.

L’invito singolare e creativo

L’invito scritto con parole in grassetto su sfondo fucsia sembrava quello per una semplice festa di compleanno di una bambina e non una convocazione per far contrarre ai figli la varicella. L’autrice del post è una mamma no-vax convinta sostenitrice dei metodi naturali e ovviamente contro i vaccini. Molti commenti registrati in poche ore. Alcuni hanno risposto affermativamente con “Ci sarò!” tre altri si sono indignati targando la Polizia Postale. Tra i commenti, c’è chi si chiede se non sia pericoloso affidare i propri figli a chi pensa di organizzare eventi sulla varicella.

Pox Party

Il “varicella party” fa parte di un contenitore più grande chiamato “pox party”. I “pox party” sono feste organizzate per far contrarre ai bambini piccoli malattie esantematiche come varicella e morbillo. Alcune iniziative del genere risalgono al 2017 e sono di svariato genere, come la pagina Facebook “Gruppo segnalazioni malattie esantematiche”, dove i genitori potevano pubblicare il proprio annuncio di offerta o domanda.

Il commento dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia

“La varicella, così come il morbillo è una malattia esantematica che può avere delle gravissime conseguenze. Per questo è stata inserita tra quelle per le quali il vaccino è obbligatorio a partire dai nati 2017 e per questo chiunque diffonda la possibilità di epidemia è perseguibile penalmente. Ecco perchè giudico assolutamente da irresponsabili iniziative come i cosiddetti ‘Varicella o Morbillo Party’ e mi auguro che le autorità preposte pongano in essere tutte le misure necessarie per punire chi li organizza. Spero che nessuno sia stato così incosciente da portare il proprio figlio. Questi antichi metodi sono anacronistici perchè fortunatamente ora esistono i vaccini che i nostri Centri offrono a tutti gratuitamente. Nel 2017 per tutta la Lombardia per la prima coorte di chiamata attiva (nati 2016) abbiamo vaccinato 41.101 su 83.013 pari al 49,51”.

Commenta così l’assessore al Welfare di Regione Lombardia il post pubblicato lunedì scorso su Facebook da una mamma residente a Milano, nel quale riportava un invito per un ‘Varicella Party’ in cui i bambini vengono messi a contatto con altri bambini ammalati di varicella per farli contagiare.

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