Essere Community festeggia i vent’anni delle Fondazioni Comunitarie VIDEO

Presidente Guzzetti: "La coesione sociale non è un obiettivo, ma un requisito fondamentale delle nostre Comunità".

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L’evento 

«Vent’anni fa siamo partiti con mille riserve e perplessità, abbiamo creato una cosa nuova e rivoluzionaria, ma i risultati di oggi certificano il lavoro svolto con ogni singola comunità». 

Queste le parole di Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, in occasione dei vent’anni delle Fondazioni comunitarie. Un compleanno speciale celebrato venerdì 22 marzo al Piccolo Teatro Strehler  nel cuore di  Milano con l’evento «Essere Community».  

Una festa che parla al cuore delle persone con  35 mila progetti e l'impegno di 359 milioni di euro.

Le fondazioni comunitarie 

Presenti in sala i rappresentanti della Fondazione di Comunità di Lecchese Onlus,  Fondazione Provinciale della Comunità Comasca Onlus, Fondazione della Comunità della Provincia di Mantova Onlus, Fondazione della Comunità del Novarese Onlus,  Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza Onlus, Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona Onlus,  Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus , Fondazione della Comunità Bresciana Onlus , Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia Onlus, Fondazione Pro Valtellina Onlus,  Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi Onlus, Fondazione Comunitaria del Ticino Olona Onlus, Fondazione Comunitaria del Verbano Cusio Ossola, Fondazione Comunitaria Nord Milano Onlus e Fondazione di Comunità Milano – Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana. 

La Fondazione di Mantova 

Una realtà, quella mantovana, che ha raggiunto la maggiore età ed è presieduta da Carlo Zanetti. Il presidente della Fondazione comunitaria Mantovana ha parlato di una comunità propositiva, che ha saputo incasellare risultati importanti, con un'attenzione particolare rivolta alla natalità.  "La nostra fondazione ha da poco compiuto diciott'anni. Devo dire che di cose per il territorio ne sono state fatte molte. Quella che mi preme ricordare è la Casa di Matilde, luogo che sovvenzioniamo in piccola parte, ma che vede soprattutto il contributo di volontari, in grado di accogliere persone bisognose che hanno appena avuto figli".  Un progetto dedicato alle quote rosa e alle criticità attorno alla loro sfera personale. "Da tre anni accolgono donne oggetto di violenza in famiglia ma non solo. E' un luogo al sicuro per loro e per i loro bambini". 

Il progetto

Il progetto raccontato da fondazione comunità mantovana è stato quello del Centro di Aiuto alla Vita, avviato in sostegno dell’attività già avviata da Marzia Monelli Bianchi “Quando diamo partite – racconta Marzia – eravamo una piccolissima associazione con solo 5 volontari e la possibilità di dare pochi aiuti alle donne che si rivolgevano a noi. Poi è arrivata la fondazione della comunità mantovana e tutto è cambiato. Oggi siamo 60 volontari, l’anno scorso abbiamo sostenuto 800 mamme con bambini, distribuendo loro pannolini e generi di prima necessità”. Dal 2014 la struttura è diventata anche centro antiviolenza e casa rifugio: “Solo l’anno scorso – spiega – abbiamo accolto 28 donne e 34 bambini, circa il 15% di tutte le accoglienze della Lombardia”. Oggi Marzia con Fondazione Comunità Mantovana, ha deciso di aprire anche un fondo, alla memoria di due persone per lei molto importanti: suo padre, ma soprattutto sua nonna. “Era una donna straordinaria – racconta - che mi ha dato l’ispirazione per sostenere ogni giorno le donne vittima di violenza, perché anche lei lo è stata”. La nonna di Marzia infatti, è stata costretta, quando era ancora molto giovane, a spostare un uomo che non amava, in quanto lui l’aveva disonorata, contro la sua volontà. “Io l’ho seguita in questi suoi ultimi anni – conclude – e tante delle cose che ho fatto insieme alla mia associazione, e il fondo stesso che ho istituito, sono per la sua memoria”.  

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