Raccolta differenziata Cremona studia il modello di Mantova

Realtà all’avanguardia, esempio per lavorare alla riduzione dei rifiuti e degli imballaggi.

Raccolta differenziata Cremona studia il modello di Mantova
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Raccolta differenziata: Cremona guarda alla vicina di casa.

Raccolta differenziata

Seconda tappa del percorso avviato dal Comune di Cremona per studiare le buone prassi nell’ambito della raccolta differenziata e dell’applicazione della tariffa puntuale. Dopo la Cogeme a Rovato, l’Assessore all’Ambiente Alessia ManfrediniCristina CarminatiPrimo Podestà, rispettivamente Presidente e Direttore generale di Linea Gestioni, affiancati da Giovanni Damiani, responsabile del Servizio Igiene Ambientale della stessa Linea Gestioni, si sono recati a Mantova, nella sede del gruppo Tea S.p.A.. Qui hanno incontrato i vertici di Mantova Ambiente, rappresentati da dall’Amministratore delegato Ivana Bertolasi e dal Direttore Anzio Negrini, a loro volta affiancati dal funzionario Carlo Saletta.

Mantova Ambiente

Durante l’incontro la delegazione cremonese ha avuto modo di conoscere da vicino la realtà di Mantova Ambiente che, oltre alla raccolta differenziata e gestione dei rifiuti, si occupa anche della pulizia del territorio e della cura del verde. Mantova Ambiente srl nasce nel 2006 dall’esigenza di costituire un’unica società operativa territoriale per i servizi ambientali della provincia di Mantova, a capitale misto pubblico e privato, diventando nel 2010 a tutti gli effetti il soggetto unico provinciale nel settore dell’ambiente. Si tratta di una realtà all’avanguardia per il modello di raccolta differenziata, da anni orientata alla riduzione, riuso, riciclo, contabilizzazione dei materiali, tariffa puntuale, informazione, formazione, educazione, e sviluppo sociale. Attualmente opera in 54 Comuni, per complessivi 320mila abitanti di cui 30.980 fuori dalla provincia di Mantova.

La tariffa puntale

Come emerso nell’incontro, ad oggi la percentuale di raccolta differenziata nei comuni del Mantovano è pari all’85%, mentre la tariffa puntuale è stata attivata in oltre 30 realtà urbane e riguarda ormai riguarda il 10% dei rifiuti prodotti, portando nel 2016 la quantità di rifiuto indifferenziato a 20.598 tonnellate: questo dimostra che la tariffa puntuale riduce drasticamente la quantità dei rifiuti con positive conseguenze anche sul modello gestionale per il quale vengono utilizzati mezzi più piccoli ed elettrici. Prima di applicare tale modello, Mantova Ambiente ha analizzato dettagliatamente i servizi erogati da Te S.p.A., le indicazioni fornite dai Comuni e si è confrontata poi con gli utenti finali, fino a gestire direttamente la fatturazione e l’attività di comunicazione. La tipologia utilizzata è quella volumetrica, per cui viene calcolato il numero preciso degli svuotamenti minimi e applicata una tariffa composta da tre quote, una fissa e due variabili, di cui una di queste viene calcolata sottraendo il costo del rifiuto indifferenziato. E’ stata inoltre adottata la modalità di lettura al alta frequenza dei tag presenti sui sacchi per la raccolta. Tutto questo ha portato all’emissione di una bolletta innovativa che non si limita ad indicare i dettagli del servizio erogato (quali ad esempio il numero di svuotamenti ed agevolazioni), ma si presenta anche come uno strumento di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti e degli imballaggi.

Il modello mantovano

E’ stato un incontro davvero interessante ed utile in quanto Mantova Ambiente rappresenta una realtà che, nella gestione dei rifiutisi pone decisamente all’avanguardia in Lombardia con soluzioni innovative che permettono ai vari Comuni, anche quelli piccoli, di garantire un servizio di raccolta caratterizzato da uno standard elevato, oltre a comportare una riduzione dei rifiutiresponsabilizzando sempre di più gli utenti”, dichiara l’Assessore Alessia Manfredini. “La collaborazione con il Comune di Mantova non è certo nuova – conclude l’Assessore – ed intendiamo rafforzarla instaurando ulteriori rapporti con il collega Andrea Munari con il quale abbiamo già lavorato su alcuni progetti sperimentali su tecniche di fitorimedio del suolo grazie alla piantumazione di particolari essenze arboree, per una migliore qualità ambientale e per città sempre più ricche di alberi”.

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