Rischio salmonella nel salame: prodotto ritirato

Chi ha acquistato il prodotto è invitato a non consumarlo e a richiederne la sostituzione.

Rischio salmonella nel salame: prodotto ritirato
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Rischio salmonella nel salame: prodotto ritirato. Il richiamo del Ministero della Salute riguarda le confezioni da 400/500 grammi di salame prodotto da Macelleria Perucchetti Giuseppe e C. snc. Il dicastero invita chi ha acquistato il prodotto a non consumarlo e a richiederne la sostituzione.

Rischio salmonella nel salame: prodotto ritirato

Il Ministero della Salute ha richiamato dal mercato un lotto di salame della marca Macelleria Perucchetti Giuseppe & C. snc, presente in vari punti vendita italiani, per rischio microbiologico. Il prodotto è risultato positivo alle analisi per la ricerca di Salmonella.

Nello specifico, il richiamo del dicastero riguarda le confezioni da 400/500 grammi di salame (lotto B 03-10-19), prodotte da Perucchetti Giuseppe & C. snc nello stabilimento di Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia. È possibile riconoscere il lotto interessato dal richiamo anche dalla data di scadenza: marzo 2021.

Il ministero della Salute invita chi ha acquistato il prodotto a non consumarlo e a riportarlo nel punto vendita in cui l’ha comprato per richiederne la sostituzione.

Che cos’è la salmonella?

Il batterio del genere salmonella, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è il più comunemente isolato nei casi di infezioni trasmesse dagli alimenti. È presente in natura con oltre 2000 varianti, anche se i ceppi più diffusi nell’uomo sono la “salmonella enteritidis” e la “salmonella typhimurium”. È possibile suddividere le infezioni provocate da questo agente batterico in due forme: tifoidee e non tifoidee. Le prime, come suggerisce il nome, provocano nell’uomo la febbre tifoide, mentre le secondo sono una delle cause più frequenti di intossicazioni alimentari nel mondo industrializzato. I principali veicoli di infezione sono l’acqua e i cibi contaminati. Gli alimenti considerati più a rischio, come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, sono le uova crude o poco cotte e i loro derivati; il latte crudo e i suoi derivati; la carne, soprattutto se poco cotta, e i suoi derivati; le salse e i condimenti per le insalate; i preparati per dolci e creme; la frutta e la verdura contaminate durante il taglio. I principali sintomi dell’infezione da salmonella sono i disturbi del tratto gastrointestinale come il dolore addominale, la nausea, il vomito e la dissenteria, che possono anche essere accompagnati dalla febbre.

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