Trivellazioni sottosuolo presto anche a Mantova e Cremona

I comuni di Mantova e Cremona non ci stanno, i sindaci ricordano che si tratta di territori a rischio sismico elevato.

Trivellazioni sottosuolo presto anche a Mantova e Cremona
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Trivellazioni sottosuolo alla ricerca di idrocarburi: la Pengas Italiana srl ha ottenuto il via libera per entrare nella fase decisoria, quella che, porterà all’emanazione del decreto di conferimento.

Trivellazioni sottosuolo all'orizzonte

Da quel momento si procederanno i sondaggi su un’area di 354 chilometri quadrati fra le province di Cremona e Mantova che coinvolge i comuni di Bozzolo, Sabbioneta e Rivarolo Mantovano. Rende nota la notizia il parlamentare del M5s Alberto Zolezzi, che aveva sollevato già il caso nel 2016. Il sindaco sabbionetano Aldo Vincenzi non ha intenzione di restare a guardare alla finestra e intende opporsi caldamente soprattutto per il rischio sismico enedemico del territorio.

Iter Burocratico

La richiesta di concessione per esplorazioni petrolifere denominata Gussola è stata presentata nel dicembre 2015. Comprende circa un terzo della provincia cremonese, dalle porte del capoluogo fino a Casalmaggiore e 34mila metri quadri nel Mantovano. A puntare gli occhi sulla valle del Po ci ha pensato il docente universitario maltese Godwin, direttore del dipartimento governativo esplorazione petrolifera maltese.

Anche il Piemonte sente il tema

Un tema sentito, quello delle trivellazioni nel sottosuolo alla ricerca di nuove risorse energetiche. Nelle ultime settimane in particolare sono stati i sindaci e gli ambientalisti piemontesi a ingaggiare un acceso braccio di ferro con la società petrolifera Shell. Ben trenta sindaci del Novarese, del Biellese e del Vercellese hanno firmato un documento contro il progetto di ricerca di idrocarburi. E ora la palla passerà al Ministero.

Posizioni contrapposte

La posizione dei sindaci dei paesi coinvolti ed in generale quella degli ambientalisti, come Legambiente, è semplice e si può riassumere  così: “Non vogliamo che la campagna si faccia perché se anche ci fosse il petrolio non ne permetteremo mai l’estrazione. Per cui evitino proprio di cominciare”. Shell invece sostiene di voler condurre un’analisi geofisica completa solo per capire, al momento, se la composizione degli strati di terreno è idonea a ospitare giacimenti.

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