Altrochè C.S.I., a Mantova furto risolto grazie alle impronte digitali

Il contributo tecnico della Polizia Scientifica si è rivelato fondamentale.

Altrochè C.S.I., a Mantova furto risolto grazie alle impronte digitali
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Anche a Mantova l'investigazione scientifica è 2.0: risolto un caso di furto in un esercizio commerciale grazie a riscontri sulle impronte digitali. La scientifica italiana non ha più niente da invidiare a quella dei telefilm americani...

La Polizia scientifica di Mantova

Anche nella realtà investigativa di Mantova, il contributo tecnico della Polizia Scientifica si rivela fondamentale per l’analisi della scena del crimine, la definizione dei reati commessi e l’identificazione dei colpevoli.
La costante riqualificazione professionale degli operatori e l’utilizzo delle nuove tecnologie strumentali aggiungono, alle indagini “vecchio stile”, opportunità decisamente più moderne e un immediato riscontro probatorio.
Le nuove procedure, strettamente connesse con le banche-dati di recente progettazione, consentono di cristallizzare gli scenari operativi e di trarne informazioni in tempo reale. Ora è diventato possibile, riprocessando digitalmente le
informazioni, decifrare anche vecchi enigmi mai risolti nel tempo.
Gli evoluti sistemi “Data”, in riferimento all’identificazione facciale (S.A.R.I. ), all’identificazione attraverso impronte digitali e palmari (A.F.I.S.) e all’identificazione del profilo bio-genetico (D.N.A.), rappresentano gli strumenti informatizzati di ricerca e analisi in grado di vagliare le nuove prospettive investigative e di compenetrarle ai tradizionali “Archivi” di Polizia.

Identificato l'autore di un furto grazie alle impronte

E proprio a Mantova, pochi giorni fa, il Personale della Polizia Scientifica, attraverso il corretto utilizzo di queste innovative tecnologie per l’analisi di frammenti di impronte papillari, ha potuto riaprire alcuni casi non ancora risolti ed identificare l’ autore di uno di essi. Sempre a Mantova la Scientifica dispone di un operatore con la qualifica di “disegnatore anatomico”, il quale, in assenza di rilievi fotografici, può ricostruire le fattezze del soggetto da ricercare.

Nello specifico, a seguito delle indagini effettuate dalla Squadra Mobile della Questura di Mantova e dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, è stato possibile giungere alla identificazione dell’autore del furto perpetrato la notte del 25 settembre 2019 presso il negozio di cancelleria “ Buffetti” di viale Piave.
Il ladro, nelle fasi concitate dell’azione criminale, pur avendo adottato ogni cautela per non rendersi riconoscibile, ha infatti lasciato le proprie impronte sulla vetrata del negozio. L’accurato lavoro della Polizia Scientifica, intervenuta subito dopo il furto per effettuare il sopralluogo tecnico, ha consentito di dare un nome a quelle impronte: trattasi di un 25enne tunisino pluripregiudicato, conosciuto agli inquirenti mantovani, il quale ora dovrà rispondere alla giustizia anche per questo reato.
I risultati così ottenuti – anche a distanza di tempo – debbono costituire un incentivo ed uno stimolo per tutti i cittadini vittime di un reato a denunciarlo alle Forze di Polizia, nella prospettiva di una positiva definizione dei casi grazie alle nuove tecnologie a disposizione dell’investigazione scientifica.

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