Mafia nigeriana a Mantova: arrestata una 39enne

In carcere una donna per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento immigrazione.

Mafia nigeriana a Mantova: arrestata una 39enne
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Mafia nigeriana a Mantova: arrestata una 39enne per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Tratta di giovani donne

E’ stata rintracciata in un’abitazione dell’immediata periferia di Mantova, ed arrestata dagli investigatori della Squadra Mobile virgiliana: E.P., classe 1980, nigeriana con doppia cittadinanza (anche italiana), appare come uno degli elementi di spicco di un sodalizio criminale di tipo mafioso transnazionale, attivo in tutta Europa, dedito principalmente alla tratta di giovani donne e al loro sfruttamento nella prostituzione.

La base nel Togo: riti Voodoo

L’associazione per delinquere aveva come "base operativa" una località nel Togo, dalla quale le giovani donne -provenienti soprattutto dalla Nigeria - venivano fatte arrivare clandestinamente in Italia. Per costringerle ad esercitare il meretricio e negli altri paesi europei, le stesse venivano sottoposte a "riti esoterici" (tipo Voodoo) che, di fatto, le riducevano in schiavitù.

Trovata grazie ai controlli

Gli investigatori della Mobile riuscivano a risalire alla presenza nel nostro territorio della donna grazie alle indicazioni assunte nel corso dei “servizi antiprostituzione” disposti con specifica ordinanza dal questore Paolo Sartori nella zona di Cittadella, servizi che portavano, tra l’altro, all'espulsione di 3 donne nigeriane clandestinamente presenti nel nostro Paese, accompagnate alla frontiera. Grazie agli elementi raccolti, è stata individuata l’abitazione della "maman",sul cui capo già da tempo pendeva un procedimento penale per i reati di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L'arresto

In attesa del passaggio in giudicato della relativa sentenza di condanna, gli investigatori della Mobile tenevano “monitorati” i movimenti della donna, trasferitasi a Mantova da San Remo, ove, da ultimo, aveva esercitato la sua attività criminosa. Nel pomeriggio di ieri, divenuta esecutiva la sentenza di condanna, E.P. veniva arrestata dagli Agenti della Questura e condotta in carcere, ove dovrà scontare una pena detentiva di anni 4 mesi 6 e giorni 1 per i gravi reati commessi. Proseguono indagini della Squadra Mobile finalizzate a verificare l’eventuale rete di conoscenze criminali attivate dalla donna nella nostra Provincia.

 

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