Punto nascita Oglio Po verso la chiusura: non raggiunto lo standard di sicurezza

Forattini e Piloni: “La Regione non ha mantenuto le promesse”.

Punto nascita Oglio Po verso la chiusura: non raggiunto lo standard di sicurezza
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Punto nascita Oglio Po vero la chiusura in quanto non raggiunge lo standard di sicurezza di 500 parti l’anno.

Punto nascita Oglio Po

Quattro reparti maternità lombardi chiuderanno perché non raggiungono lo standard di sicurezza di 500 parti l’anno. Sono i punti nascita di Angera (Varese), Oglio Po a Casalmaggiore, Piario nell’alta Val Seriana e una tra quello di Gravedona sul lago di Como e Chiavenna in provincia di Sondrio.

Processo graduale

L’assessore al welfare Giulio Gallera, lo ha comunicato mercoledì durante la commissione regionale Sanità. Il processo, assicura Gallera, sarà graduale. Verrà istituito un “modello di presa in carico” che gli ospedali dovranno garantire prima di chiudere le sale parto nei prossimi mesi.

Inevitabili le critiche

Per Forattini e Piloni (PD) la regione non ha mantenuto le promesse. L’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, rispondendo a una domanda del Pd in commissione sanità, aveva dichiarato che riguardo al destino dei punti nascita minori, quelli con meno di 500 parti l’anno, la Regione si sarebbe attenuta a quanto previsto dalla normativa nazionale e che non avrebbe chiesto ulteriori deroghe. Poi, in serata, dall’assessorato arrivano conferme sempre più nette: la delibera sarebbe imminente e per le sale parto come quella dell’ospedale Oglio Po i giorni sono contati. Uniche eccezioni, due ospedali montani: il Morelli di Sondalo (SO) e uno tra Chiavenna (SO) e Gravedona (CO). Per questi, ha detto l’assessore, la deroga c’è per ragioni orografiche.

“Già alla fine del 2016 la Regione aveva annunciato la richiesta di deroga al Ministero, affinché la struttura di Casalmaggiore potesse continuare a svolgere la sua preziosa attività per il territorio e contestualmente si era impegnata anche a potenziare il presidio affinché raggiungesse gli obiettivi auspicati. E adesso, che cosa ne sarà di tante promesse? Il prossimo 9 luglio ci sarà in commissione sanità l’audizione del comitato in difesa dell’Ospedale Oglio Po: ci auguriamo che l’assessore sia presente e venga a spiegare le sue reali intenzioni.” concludono Forattini e Piloni.

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