Salvini a Porto Mantovano: tanta polizia e striscioni strappati FOTO

Nessuna protesta possibile: in azione Digos e agenti in assetto antisommossa.

Salvini a Porto Mantovano: tanta polizia e striscioni strappati FOTO
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Salvini a Porto Mantovano: tanta polizia e striscioni strappati. Nessuna protesta possibile: in azione Digos e agenti in assetto antisommossa.

Nessuna protesta possibile

Come già accaduto in altri centri (leggi qui l'articolo del sito LaMartesana.it), anche ieri, lunedì 3 giugno 2019, in occasione del comizio elettorale del ministro dell'Interno Matteo Salvini, sono stati vietati striscioni e cartelli di protesta, di qualunque natura potessero essere. Tra le centinaia di persone in piazza Della Resistenza erano infatti presenti anche diversi contestatori, che però non hanno potuto portare alcun tipo di cartello ma far sentire il proprio dissenso solo con fischi o schiamazzi. Ad alcune donne, arrivate con un cartellone di protesta, il materiale è stato fatto depositare dalla polizia in un'area piuttosto distante da piazza Della Resistenza, dove si stava svolgendo il comizio. Anche altri contestatori hanno lamentato il fatto che i propri striscioni siano stati strappati e resi inservibili. Ai balconi delle numerosissime abitazioni che circondano la piazza, nessun cartellone o lenzuolo di protesta.

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La polizia blocca una ragazza "armata" di cartello

Sul finire del comizio di Salvini, un episodio ha attirato l'attenzione di diverse persone. Improvvisamente, infatti, da un furgone della polizia parcheggiato in via Papa Giovanni XXIII, sono partiti dieci agenti di polizia in assetto antisommossa guidati da un funzionario e si sono diretti verso una delle aree transennate non lontano dal comizio. Insieme a loro anche un agente della Digos della Questura di Mantova e uno o due altri agenti di polizia. Un dispiegamento di forze che non è passato inosservato: nel mirino degli agenti una ragazza che si stava dirigendo verso il comizio con un cartello di colore arancione recante uno stralcio dell'articolo 21 della Costituzione italiana: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero". L'agente della Digos lì presente alla fine ha fermato la giovane, il cartellone gettato e la protesta non è andata a buon fine.

 

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